Ogni quanto va svuotata la fossa biologica? Cosa dice la Legge

Spurghi Paderno Dugnano

Per un addetto ai lavori la differenza tra fosse biologiche e pozzi neri è elementare, quasi scontata. Se però non è il tuo pane allora è ben più facile confonderle. D’altra parte assolvono alla medesima funzione. Prima di capire quali professionisti vanno contattati per un servizio preciso, accurato e di qualità, andiamo dunque a distinguere le due tipologie.

Proviamo, anzitutto, a prendere in analisi i pozzi neri. In un certo senso, la forma più grezza dei sistemi di fognatura. Atti alla raccolte delle acque provenienti dai bagni e dai lavabi, si trovano solitamente nei condomini. Per voler essere più precisi, in quelle abitazioni dove non è disponibile l’allaccio alla rete pubblica. Assolvono pure allo smaltimento delle deiezioni e, di conseguenza, sono esclusivamente dotati del condotto di afflusso. Le fosse biologiche consentono infatti lo scarico mediante lo sfioramento della parte opposta a quella in cui i liquami vengono immessi.

Ciò vuol dire che hanno pure il condotto per convogliare l’efflusso verso uno sbocco finale. Se le fosse hanno il problema dello smaltimento dell’effluente, i pozzi neri hanno una portata limitata. Che cosa vuol dire? È presto detto: se vengono riempiti al massimo, non sono in grado di raccogliere ulteriori liquami. Vi lasciamo immaginare quanto rischi di essere una grossa fonte di disagio. La salubrità dell’ambiente dovrebbe figurare in cima alle priorità.

Quando c’è il rischio di ricevere sanzioni

Peccato che qualcuno, forse spinto dalla assai fastidiosa “sindrome del braccino corto”, compia delle scelte errate. Si avvalga cioè di personale non all’altezza, con il rischio implicito di incorrere pure in sonore sanzioni.

Lo svuotamento dei canali va eseguito almeno una volta all’anno. O anche più di frequente, il discorso varia da caso a caso. Per un efficiente servizio vale la pena mettersi in contatto con qualcuno che sappia il fatto suo. Con qualcuno che operi in conformità alle disposizioni legislative vigenti. E sia abilitato dalle autorità (per accertarlo basta consultare l’albero dei gestori ambientali).

Le ditte sono abituate a spostarsi in città. Perciò se vai alla ricerca di una disponibile per gli spurghi Paderno Dugnano, puoi tranquillamente contattare chi opera a Milano. Vale lo stesso identico discorso con riferimento agli altri Comuni vicini al capoluogo lombardo (ad esempio Cormano, giusto per fare un nome). La tua responsabilità è di affidarti a gente esperta, qualificata. Il quadro normativo non scagiona il committente, se il partner contattato ignora le direttive impartite su scala nazionale.

La legge chiave

I concetti fondamentali sono contenuti nella Legge n. 319, emanata nel 1976, ancora oggi valida. Ma non finisce qui. Gli enti locali (Regioni, Province e Comuni) hanno fornito, a loro volta, delle precise istruzioni. Perché tutta questa premura? Perché ne va della salute nostra, delle persone che ci abitano vicino e in generale dell’ecosistema. L’ambiente si regge su equilibri alquanto precari e non è sicuramente il caso di infliggere ulteriori danni.

Prima di dare definitivamente avvio ai lavori, è obbligatorio recarsi presso l’ufficio della propria città per chiedere il lasciapassare. Un passaggio fondamentale che, se saltato, rischia di ritorcersi pesantemente contro. Le multe previste a carico dei trasgressori sono infatti di notevole entità. Se la sensibilità nei confronti del nostro pianeta è pari a zero, tanto vale applicare le direttive solo per non ritrovarsi a sborsare una vera fortuna. L’articolo n. 124 del Testo Unico Ambientale fornisce, in tal senso, precise indicazioni. Per ottenere il nulla osta sulla messa in opera, bisognerà ottenere in via anticipata il benestare dell’organo decisore. In caso contrario si può incorrere in una multa:

  • fino a 60 mila euro per complessi ed edifici;
  • da 600 a 3 mila euro per case singole prive di collegamento a rete fognaria;
  • da 240 a 1.400 euro per aree in cui vige vincolo idrogeologico

Qui la faccenda si fa seria

Se si sorvola sulla stessa pulizia e cura della fossa biologica rimangono comunque alti i rischi. Addirittura qui si entra nel campo minato del Codice Penale. L’art. 724 punisce chi viola le disposizioni senza andarci affatto per il sottile. Nella migliore delle circostanze scatta la multa, nella peggiore la detenzione, anche se qui parliamo chiaramente della situazione più estrema. In generale, vanno incontro a sanzioni coloro che, in un luogo di pubblico transito o privato ma di comune o altrui uso:

  • si liberano di oggetti in grado di arrecare disturbo;
  • sporcano palesemente la zona, arrecando perciò disagio.